Ex novo

LA RICHIESTA per una progettazione ex novo

Stiamo costruendo la nostra casa, ma la disposizione interna che ci hanno consigliato non ci soddisfa molto. vorremmo un’idea per sfruttare al meglio i 100 mq di abitazione disposti su un unico piano + circa 50 mq di mansarda. Potete aiutarci proponendoci una vostra distribuzione degli spazi ex novo?

Enrica C. (BL)

 

La cliente ci ha fornito la planimetria dello stato di fatto

Ex novo - Progettazione Interni

STATO DI FATTO

 
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restituzione autoCAD

 

 

 

Lo studio preventivo ci ha condotto al seguente schema:
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Successivamente sono state elaborate due possibili soluzioni che, insieme allo studio preventivo, sono state sottoposte alla committente.

 

 

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Studio preliminare – Soluzione 1 –

 

 

 

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Studio preliminare – Soluzione 2 –

 

 

 

 

 

Dopo un’intensa comunicazione committente-studio, si è infine pervenuti alla seguente soluzione approvata dalla committente:

 

Ex novo - Progettazione Interni

Soluzione definitiva “A fine lavori”.

 

 

 

Successivamente si è proceduto allo studio dell’arredamento dell’abitazione giungendo alla seguente determinazione:

 

Ex novo - Progettazione Interni

Soluzione definitiva “A fine lavori” con studio della disposizione degli elementi di arredo.

 

 

 

Successivamente si è proceduto allo studio dell’ubicazione e della tipologia dei punti luce:

 

Ex novo - Progettazione Interni

Soluzione definitiva “A fine lavori” con studio della ubicazione
dei punti luce.

Ex novo - Progettazione Interni

Leggenda

 

 

 

 

La cliente ci ha posto anche il problema della progettazione della scala per raggiungere il piano mansarda.
Si è fatto riferimento ad una scala in legno realizzata secondo lo schema seguente (dati tecnici):

 

Ex novo - Progettazione Interni

 

 

 

Ex novo - Progettazione Interni

Particolare della sezione dei gradini.

 

 

 

Ex novo - Progettazione Interni

Prospettiva virtuale della scala.

 

 

 

Ex novo - Progettazione Interni

 

 

“Dentro il progetto”: individuazione delle prospettive virtuali.

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prospettiva  A
Il soggiorno (punto di vista in prossimità
della scala di accesso al piano
mansarda).

 

 

 

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prospettiva  B
Il bagno principale
(p.to di vista dall’alto)

 

 

 

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prospettiva  C
Il bagno principale

 

 

 

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prospettiva  D
la camera matrimoniale

 

 

 

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prospettiva  E
Il soggiorno
(altro punto di vista)

 

 

 

 

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prospettiva  F
la cameretta dei bambini

 

 

 
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prospettiva  G
(la cameretta dei bambini,

altro punto di vista)

 

 

 

 
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prospettiva  H
il soggiorno
(altro punto di vista)

 

 

 

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prospettiva  I
il soggiorno
(visto dall’ingresso)

 

 

 

Il progetto nel dettaglio

RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA

Ambito ingresso

Dal portico si accede all’abitazione tramite una grande apertura –di cui ho ritenuto opportuno rendere mobile solo metà (circa 1 metro) e lasciare fissa l’altra metà-.

Soggiorno (mq 36,12 circa)

Procedendo in senso orario ho disposto: un televisore (plasma 42’’) poggiato su un apposito mobiletto; un caminetto frontale (elemento di grande impatto emotivo e catalizzatore della percezione visiva); la parete vetrata (2,45 x 3,12) a tutta altezza –con ante richiudibili su se stesse- che divide in modo non eccessivamente rigido il soggiorno dall’ambito pranzo; un mobile basso contenitore (3,00 x 0,50);
un mobile ad angolo di dimensioni che si ritengono adeguate;
centralmente un divano angolare con dormeuse, secondo preferenza;
completa la disposizione un tavolinetto basso con piano in vetro.

Discorso a parte merita la scala di accesso al piano mansarda.

I vincoli già presenti (le ‘bucature’ del solaio e il vano della finestra nella parete a Sud) hanno condizionato notevolmente le scelte progettuali.
Dopo qualche tentativo, come ho già accennato, ho optato per una scala in legno a due rampe che sfrutta interamente il vano aperto sul solaio del piano mansarda.
La prima rampa , più breve dell’altra, si appoggia a terra e al muro di fronte (dove deve essere fissata adeguatamente), mentre la seconda rampa sbarca al piano mansarda (v. schizzo assonometrico).
Così fatta, l’ingombro della scala risulta molto contenuto (soprattutto la prima rampa) e non interferisce con la finestra.
Per quanto riguarda la realizzazione, la scala potrebbe essere costruita su misura ovvero acquistata presso una ditta che comprenda nella sua linea una scala simile.
A questo proposito va detto che, poiché l’alzata tra due gradini è solo virtuale, ovvero tra un gradino e il consecutivo c’è solo uno spazio vuoto, questo non dovrebbe superare i 12 cm affinché non vi sia pericolo che il piede, scivolando, vi si incastri (v. schema esemplificativo).
Sempre in tema di sicurezza della scala, la balaustra deve essere alta almeno 90 cm dal gradino all’estradosso del corrimano e, poiché è in legno, dovrà avere colonnine di almeno 20 mm di diametro distanziate tra loro non più di 12 cm ad evitare che i bambini vi possano scivolare attraverso o infilarsi con una parte del corpo; per la medesima ragione è bene evitare fascioni o doghe orizzontali che potrebbero prestarsi allo scavalcamento.

Ambito cucina – pranzo (mq 8.62 + 7.18 circa)

Ho previsto l’inserimento di una penisola per una rapida colazione, o come semplice piano di lavoro, o per tutte le numerose funzioni che si svolgono normalmente in cucina.
Dal momento che in questo piano non è presente un apposito spazio da adibire a lavanderia, se non è stato previsto in altri piani (p. mansarda o p. cantinato), fra gli elettrodomestici potrebbe trovare collocazione anche una lavatrice (penso che la posizione più adeguata sia a destra del lavello, in prossimità del muro).
Il tavolo da pranzo -in planimetria di dimensioni sufficienti per ospitare comodamente 4 persone- deve essere del tipo estensibile (previo l’apertura della vetrata) per poter dar spazio a più persone.

Il bagno principale (mq 6.57 circa circa) e il bagno riservato (mq 3.73 tot. circa) si dividono la porta/finestra (secondo indicazioni del committente). Entrambi di superficie tale da soddisfare i requisiti minimi richiesti dalla normativa.

La camera matrimoniale, avendo una superficie di mq 14.36 circa, rientra negli standard minimi.
Infatti i Regolamenti comunali di numerose città italiane impongono una superficie minima di 14 mq per le camere da letto doppie (compr. camera matrimoniale) e di 9 mq per quelle singole.

La camera singola (mq 11.70 circa) rientra anch’essa largamente entro le dimensioni minime.

Per quanto riguarda le dimensioni e quote si rimanda alle planimetrie di progetto.

 

 

 

PER LO STUDIO DI PROGETTAZIONE INTERNI

Ing. Antonino Augusto Borzì
(Ingegneria Civile/Edile al
indirizzo Archittettura e p.)

www.progettazione-interni.com
UNA CONSULENZA TECNICA PER LA TUA CASA

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