Vivere in centro storico.
Una mansarda in centro storico
Oltrepassando il cancello che si apre nel muro che lo circonda, ci si trova davanti a un giardino insolito per un centro storico, con fiori, rampicanti, alberi da frutto e un piccolo orto.Dall’interno dell’edificio, salendo attraverso una vecchia scala di marmo con i gradini levigati dall’usura e dal tempo, si raggiunge l’appartamento dell’ultimo piano: un sottotetto ampio e luminoso, ristrutturato e arredato con cura dalla proprietaria.
La prima sensazione è quella di un ambiente intimo, che racconta molto del gusto personale e dell’estro della padrona di casa.
La luce nella zona giorno
La zona giorno è un ambiente aperto, caratterizzato dall’abbondanza di luce, dove, abbandonato il concetto di separazione degli spazi, l’angolo cottura, la zona living, l’angolo tv e la zona pranzo coesistono in unico ambiente, diventando un grande spazio dove si svolgono le varie funzioni quotidiane e dove, all’occorrenza, si accolgono gli amici.
Oltre alle finestre in verticale già presenti, la proprietaria ha scelto di inserire nella stanza tre ampie finestre per tetti sovrapposte l’una all’altra, che illuminano, oltre al living, anche la scala di ingresso.
In corrispondenza delle finestre ha inoltre fatto realizzare un soppalco sul quale ha ricavato una angolo per il relax.
Dal soppalco, aprendo le finestre, è possibile godere di un piacevole affaccio sulle colline circostanti.
Così l’esterno si avvicina all’interno, il panorama entra in casa, portando luce, colori e ventilazione naturale.
La zona notte
La zona notte comprende la camera da letto padronale, una camera per gli ospiti, una cabina armadio, un piccolo studio e il bagno.
Come nel resto della casa, anche qui la distribuzione degli spazi non prevede corridoio e locali separati, ma ambienti contigui che si alternano in maniera armonica.
Infatti tutte le stanze, ad esclusione del bagno, sono prive di porte e separate da pareti vetrate che permettono alla luce di passare da un ambiente ad un altro.
La mescolanza degli spazi è un valore e non significa mancanza di privacy, purchè gli ambienti ospitino funzioni compatibili tra di esse. Gli ambienti sono definiti dalle funzioni che accolgono e i passaggi tra uno e l’altro sono sfalsati, come in un labirinto che unisce e separa contemporaneamente.